Il lago Malawi o Nyasa come viene chiamato in Tanzania o Mozambico è di un’importanza straordinaria per gli Africani.
Decine di migliaia di tonnellate di pesce vengono pescate ogni anno, essendo proprio il pesce l’alimento principale delle popolazioni che vivono nell’area.
La costa del Malawi è punteggiata di villaggi, principalmente di pescatori. Il lago disegna paesaggi da cartolina tanto che le foto realizzate si prestano ad essere ingrandite e valorizzate in fotoquadri da stampare velocemente e comodamente online.
Se un tempo il pesce pescato era esclusivamente utilizzato come cibo dai locali, oggi una parte viene portato (di norma in bicicletta) ai mercati delle vicine città di Blantyre e Zomba. La parte mozambicana è meno popolata e la costa più isolata, alla base della scarpata che separa il lago dall’altopiano del Niassa, circa 1.000 metri più in alto. I principali villaggi sono Metangula e Meponda, più a Nord è rilevante l’insediamento intorno alla missione anglicana di Sao Bartolomeu a Messoumba, restaurata dopo lunghi anni di isolamento durante la guerra terrorista in Mozambico. La costa tanzaniana è oggetto di una disputa mai risolta giuridicamente, tra Tanzania e Malawi: il governo del Malawi reclama la giurisdizione sull’intero specchio d’acqua del lago, fino sotto la costa tanzaniana, mentre quest’ultima sostiene che il confine corra al centro del lago.
Oltre alla pesca, attività tipiche nei villaggi sono quelle correlate (costruzione e riparazione di barche e reti, commercio di pesce). Molti abitanti dei villaggi sono anche dedicati all’artigianato, e producono principalmente cappelli, giocattoli e cestini.